“Dov’è Rapolano?…Quali sono i bagni?”…
Esclamavano i viaggiatori arrivati alla stazione di Rapolano nel 1878 scendendo dal convoglio e via, chi ai bagni caldi, chi ai bagni freddi, chi a quelli temperati…
Proprio così alla fine dell’ottocento Rapolano aveva ben 4 stabilimenti termali, lo sapevate?
Ecco una vecchia cartolina e un piccolo riassunto della Guida ai Bagni di Rapolano di M.Cellini, un piccolo volume del 1878 che Luca ha comprato su Ebay!!! “Prevengo ancora che nel discorrere dei singoli stabilimenti, dovendo necessariamente trattare di uno alla volta, osserverò l’ordine cronologico e…Imploro fin d’ora sui singoli Proprietari degli stabilimenti una pioggia di bagnanti e di..Biglietti di buon augurio…” (Guida ai Bagni di Rapolano di M.Cellini – 1878)
Bagni Caldi di Rapolano
I bagni caldi di Rapolano erano di proprietà del Signor Achille Marii, avrete sicuramente riconosciuto nella foto d’epoca le attuali Terme San Giovanni. “Questo antico stabilimento, già conosciuto fin dai tempi della Repubblica Senese ed al quale accorse S. Caterina con la propria madre, ha 30 camere, buona tavola rotonda e lettere a domicilio. Gli accorrenti troveranno alla Stazione un apposito Omnibus che li condurrà allo Stabilimento. Il prezzo delle immersione per quelli che albergano nella attigue Locande avvi la seguente tariffa: 1° classe – una lira al giorno […] molte rilevanti e note fino dai tempi antichissimo sono le virtù terapeutiche atte specialmente a guarire molte malattie sordide della pelle, le ulceri, il prurito e le disposizioni frigide dell’utero e valet etiam ad impregnationem ut patet per experientia…”
Bagni dell’Antica Querciolaia
I Bagni Antica Querciolaia presso Rapolano prendono il nome dal luogo dove risiedono, distano dall’acqua di Arunte “soli sessanta passi, onde riesce facile, a chi lo desideri, di fare una cura interiore ed esteriore ad un tempo”. La sorgente è circondata da un bel fabbricato che comprende due bagni comuni, uno per maschi e l’altro per le femmine…Il piano superiore è composto di molte camere da letto, ad uso di locanda. La temperatura dell’acqua al punto di scaturigine si presenta costante di 39 gradi.
Bagni di Armaiolo
Dal nome del vicino castello, resta ancora la località Bagni Freddi a ricordo dell’antico stabilimento di proprietà della nobil signora Virginia Buoninsegni. Ne parla l’illustrissimo Targioni-Tozzetti nel 1857: acqua limpidissima, odore di indrogeno solforato, temperatura di 23° Réumur (29°C), grandissima abbondanza della sorgente detta del Bollore (378 barili in un’ora). Ha azione tonica, guarisce le malattie a tipo cronico. In fondo ad un piazzale coltivato in gran parte a giardino ed ombreggiato da numerose piante sorge lo Stabilimento, il quale consta di un bel fabbricato, con un’ampia sala d’aspetto e alcune stanze pel riposo e per la lettura dei giornali, ed un goloso ed eccitante assortimento di bibite rinfrescanti e di vini sceltissimi.
Bagni Temperati Atticciati
Detti anche Bagni di San Giacomo a Pelacane. La struttura è facilmente riconoscibile vicino alle Terme Antica Querciolaia. Nel 1842, nel fare alcuni scavi fu rinvenuta una polla di acqua termo-minerale che fu denominata dal fu Signor Giacomo Atticciati Acqua di San Giacomo a Pelacane. La nuova acqua termosulfurea fu ritrovata efficacissima per uso di bagni nelle malattie croniche della pelle, e specialmente nelle varie specie di erpetri. Lo Stabilimento è situato in amenissima saluberrima posizione, corredata di camerini con tinozza e pavimento di marmo, di una comoda locanda; sale d’aspetto, piano-forte, giornali, cassetta postale ecc.
Sorgente dell’acqua di Arunte
Nasce quest’acqua framezzo alcuni massi di travertino che si trovano a poca profondità del suolo…Queste acque prodigiose vengono bevute avidamente da quanti desiderano campar cent’anni e cercano un pretesto per passare un quarto d’ora allegramente, e se vero è il proverbio toscano che “il riso fa buon sangue”, vi lascio immaginare che sangue sopraffino dovrà essere quello di chi viene dall’acqua di Arunte…(la vecchia foto ritrae le mescitrici di Chianciano).
Vi chiederete: ma dov’è la Fonte d’Arunte??? Non esiste più, lì vicino è stata posta “La Porta dell’Acqua” di Pietro Cascella, inserita nel suggestivo spazio del Parco dell’Acqua in prossimità delle Terme Antica Querciolaia. Raccomando caldamente ai miei Lettori la scrupolosa osservanza del popolare precetto (Guida ai Bagni di Rapolano di M.Cellini – 1878) sulle precauzioni igieniche da osservarsi da chi beve l’acqua d’Arunte: “Se al mattino l’acqua prendi, non mangiar se non la rendi, dopo pranzo non dormire se non vuoi presto morire”